Scuola infanzia • Offerta formativa
Con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, si intende presentare la Scuola dell’Infanzia Umberto I mostrandone le caratteristiche, le scelte educative e didattiche, che la configurano come luogo di crescita e formazione dell’identità corporea-affettiva-relazionale-cognitiva del bambino.
La Scuola è ora considerata un’organizzazione articolata e flessibile nei tempi e nella forma. Inoltre la pluralità e la collegialità tra i docenti, la relazione e il dialogo con i genitori, il rapporto con le risorse esterne del territorio, pongono la scuola nella prospettiva di un sistema formativo integrato.
La Scuola dell’Infanzia, attraverso la strutturazione intenzionale dell’ambiente, crea le condizioni di apprendimento, di relazioni e di vita. In questo contesto educativo-didattico i bambini, incontrano “i saperi” e la cultura dei “grandi”; vengono promosse, potenziate, esternate le loro competenze (conoscenze, linguaggi, strumenti).
In tale prospettiva le scelte e le azioni della Scuola si articolano verso una progettualità che, tenendo conto delle risorse interne ed esterne, risponde ai bisogni specifici dei bambini, permettendo a tutti lo sviluppo dell’identità, delle competenze, dell’autonomia, puntando quindi verso il successo formativo.
Le scelte metodologiche di questa Scuola, sono maturate nel corso degli anni tramite percorsi di riflessione e formativi, che hanno richiesto ad ogni insegnante di mettere in gioco le proprie risorse e le proprie possibilità comunicative e, nella pratica educativa quotidiana, attraverso la RELAZIONE adulto – bambino e bambino – bambino.
Un BAMBINO, con una propria storia e portatore di bisogni primari fondamentali, che ha bisogno di incontrare adulti significativi capaci di sorreggerlo e di aiutarlo a crescere e ad esprimere la propria specificità.
I bisogni propri che caratterizzano ogni fascia d’età 3 – 4 – 5 anni, sono cosi sommariamente individuati:
Appartenenza
Sicurezza
Autonomia
Socializzazione
Autonomia
Conoscersi, conoscere e scoprire
Maturazione dell’identità
Valorizzazione delle abilità individuali
Competenza sociale
La metodologia usata considera la GLOBALITA’ del bambino, rendendolo protagonista, tenendo conto delle tappe evolutive e dei suoi bisogni specifici in un’ottica di prevenzione. In tal modo il bambino apprende e conosce attraverso l’interazione di mente, corpo, emozioni, ambiente e dentro un contesto aperto e accogliente. La dimensione ludica caratterizza le diverse proposte di attività didattiche.
Con il gioco, l’adulto stimola il bambino ad operare sistematicamente confronti, a individuare soluzioni di problemi e costruire ipotesi; nel gioco i bambini sperimentano situazioni di interazione sociale (vita di sezione, gruppi finalizzati, momenti di gioco spontaneo e guidato, esperienze di feste comuni, relazioni con adulti diversi). La conversazione e le situazioni di interazione sociale diventano quindi contesti di apprendimento e luoghi dove la convivenza in piccola comunità avvia il bambino all’esercizio della propria responsabilità per il buon funzionamento del gruppo. La capacità di riflettere su ciò che succede e di comunicarlo a sé stessi e agli altri è una competenza alla quale siamo attenti, insieme allo sviluppo della creatività sia nell’individuare strategie per la soluzione di problemi che dal punto di vista estetico-espressivo. Le insegnanti si avvalgono di strategie e strumenti che consentono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e l’apprendimento del bambino, attraverso l’utilizzo di materiali informali, strutturati, multimediali.
La programmazione educativa e didattica si configura come strumento capace di esplicitare il lavoro dell’intera equipe , facendo riferimento ad un sistema di valori fondamentali per la crescita e lo sviluppo del bambino e definendone sia aspetti e bisogni generali che obiettivi. Una adeguata
programmazione didattica ed educativa non pone l’accento meramente all’acquisizione del sapere, ma si rivolge a processi, strategie cognitive, modi di conoscere e pensare del bambino. Proprio per questa ragione, le attività che verranno proposte sono “a misura di bambino”, ovvero vicino ai loro interessi ed inclinazioni.
Come riporta Montaigne:
“I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie”.
Noi crediamo che il gioco sia alla base della crescita del bambino. Attraverso esso, infatti, il bambino sperimenta come funzionano le cose che lo circondano: cosa si può o non può fare con gli oggetti, quali sono le leggi che regolano il caso e le probabilità, quali le regole di comportamento. Il gioco consente al bambino a perseverare e ad avere fiducia in sé, attraverso un processo di consapevolezza del proprio mondo interiore ed esteriore.
Secondo Schiller:
“L’uomo è pienamente tale solo quando gioca”.
Perché durante il gioco ogni soggetto, bambino o adulto, riesce a liberare la mente da influssi esterni riuscendo ad esprimere la propria emotività ed istintualità. Ci siamo dunque focalizzate sulla costruzione di ambienti ludici e di apprendimento in grado di favorire la creatività e lo sviluppo del bambino, creando momenti di gioco non solo guidati dalle educatrici ma anche, e soprattutto, condotti dai bambini.
Come scrive Riccardo Bozzi ne “Il mondo è tuo”, straordinario inno alla libertà, Un libro per bambini che dovrebbe essere letto anche dagli adulti, forse che dovrebbe essere letto
DAI bambini AGLI adulti, ai propri genitori, nonni, insegnanti:
“Il mondo è tuo e tu sei il mondo…”
“… perché siamo liberi, ma abbiamo dei limiti; perché siamo liberi di amare chi vogliamo. Punto. Ma anche liberi di non amare nessuno, se ci riusciamo. Perché il mondo è nostro, e noi siamo del mondo… sei libero di credere in quello che vuoi. Ma il tuo amico è libero di credere in quello che vuole, anche in niente. Se libero di giocare, e giocare, e giocare e giocare.”
Perché durante il gioco ogni soggetto, bambino o adulto, riesce a liberare la mente da influssi esterni riuscendo ad esprimere la propria emotività ed istintualità. Ci siamo dunque focalizzate sulla costruzione di ambienti ludici e di apprendimento in grado di favorire la creatività e lo sviluppo del bambino, creando momenti di gioco non solo guidati dalle educatrici ma anche, e soprattutto, condotti dai bambini.
“Da un certo punto in avanti non c’è più modo di tornare indietro. E’ quello il punto al quale si deve arrivare.”
Franz Kafka
La Scuola dell’Infanzia si propone di promuovere nei bambini lo sviluppo di:
• Identità: vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile;
• Autonomia: provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere opinioni, imparare ad operare scelte ed assumere comportamenti sempre più consapevoli;
• Competenza: imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti, giocare, muoversi, curiosare.