ATTIVITÀ 

ASILO NIDO

 

Attività finalizzate allo sviluppo armonico del bambino.

Le attività che le educatrici applicano seguono la programmazione annuale (depositata e consultabile all’interno del Servizio) e sono finalizzate allo sviluppo armonico del bambino comprendendo:

• attività di manipolazione;
• espressione grafico pittorica;
• educazione all’ascolto;
• attività senso-motorie;
• giochi di socializzazione;
• gioco simbolico;
• gioco di esplorazione e scoperta.


Con i bambini dell’ultimo anno di nido si sviluppa un laboratorio di integrazione con la sezione dei piccoli di tre anni, della Scuola dell’Infanzia, per avviarli all’esperienza della Scuola dell’Infanzia.

PROGETTAZIONE PER LABORATORI

Durante l’anno educativo in ogni sezione oltre all’osservazione del gioco libero in stanza, che è
molto importante, sono previsti dei laboratori specifici per fascia d’età nonché per competenze5
del bambino.

Il cestino dei tesori è un gioco rivolto ai bambini dai 6 ai 12mesi. In questo periodo il bambino è particolarmente curioso ed esplora tutto ciò chelo circonda. Il cestino gli da la possibilità di esplorare e scoprire tanti oggetti per lui nuovi e misteriosi, che oltre a sviluppare la sua curiosità svilupperanno anche i suoisensi. Attraverso la presa degli oggetti, il rigirarli tra le sue manine e metterli in bocca, gli permetteranno di scoprire dimensioni, pesi, rumori e odori.
Nel cestino che viene offerto ai bambini saranno presenti oggetti di uso comune e non giocattoli. Vanno bene oggetti naturali, di metallo, di legno, in pelle, tessuto, gomma. Il cestino deve essere preferibilmente di vimini, fondo piatto e senza manici per favorire l’esplorazione del bambino senza ostacoli. Il ruolo dell’educatore è di attento spettatore. Il bambino ha bisogno di imparare da solo e di essere concentrato. Se ilbambino ci mostra qualcosa noi siamo là e lo accogliamo, per lui è importante sentirela nostra vicinanza.

La parola Euristico deriva dal greco “heurisko” che significa “serve a scoprire o a raggiungere la comprensione”. Esso è rivolto a bambini dai 12 ai 24 mesi. Il gioco Euristico o gioco di scoperta è un’attività di esplorazione e ricerca in cui i bambini possono sperimentare o scoprire il “senso” e il significato degli oggetti e dei materiali messi a disposizione dagli educatori. Con il giocoeuristico si favorisce l’esplorazione spontanea degli oggetti di uso comune offrendo ai bambini un’esperienza sensoriale e l’opportunità di determinare le proprie azioni senza la guida di un adulto. L’educatore supervisiona ma non da indicazioni su come utilizzare gli oggetti. Questa attività stimola tutti i sensi, allena alla concentrazione, all’abilità motoria, arricchisce la conoscenza del mondo che li circonda, contribuiscealla comprensione degli insiemi delle associazioni (per colore, forma, consistenza) degli oggetti. Nella pratica il gioco euristico vede oggetti comuni come mollette, cerchi di legno, nastri, bigodini, catenelle, secchielli, ecc… divisi in sacchetti di tela (tutte le mollette in uno, i bigodini in un altro, ecc…). Vengono proposti ai bambini lasciando che siano loro a svuotarli e a esplorarli. Non viene data alcuna indicazioneda parte dell’adulto che rimane un attento osservatore. Il gioco si svolge in un ambiente il più possibile privo di stimoli ( senza musica, senza altri giochi ecc…). Durata massima dell’attività è di 30 minuti, dove alla fine è importante anche il momento del riordino.

Manipolare vuol dire scoprire, conoscere esperimentare. È un’esperienza di scoperta creativa di elementi semplici, difattiattraverso il tatto il bambino conosce materiali, ne percepisce le forme, le consistenzee le dimensioni; in questo modo ha la possibilità di sperimentare una gran varietà dipercezioni e di sensazioni, trasformando la materia agendo su di essa. Ha quindi la possibilità di conoscere facendo da solo o con i compagni e può esprimere il proprio vissuto emotivo accompagnando le parole con le azioni di gioco, condividendo con i pari non solo lo spazio e i materiali ma anche il suo mondo interno. Dapprima il materiale viene proposto a terra su di un telo nero o all’interno di un grande contenitore, successivamente per favorire l’alzata in piedi verrà proposto mediante l’uso di vasche rialzate. Il materiale di volta in volta verrà poi associato a una diversità di strumenti, per favorire una manipolazione più accurata e completa.

Il laboratorio del colore pone al bambino alcune sfidecome per esempio l’affrontare il contatto con un materiale freddo, vischioso, umido e che sporca; successivamente l’uso di strumenti che permettono di lasciare segnidiversi e che devono essere usati in modi diversi: le spugne non sono come i rulli; i pennelli non danno lo stesso effetto delle macchinine; e così via. Il bambino si trovacosì ad affrontare la paura dello sporcarsi e riscopre il piacere del manipolare il colore, di osservare come cambia e le tracce che lascia sul foglio. Sperimenta nuove tecniche attraverso vari strumenti e attraverso l’uso di un nuovo linguaggio il bambino puòesprimere in maniera personale e autonoma le proprie emozioni e sensazioni. Attraverso un pieno coinvolgimento dei sensi e un piacere nel toccare e lasciare tracce e segni dal foglio grande condiviso a uno verticale, fino a giungere ad un foglio singolo o a un supporto diverso. E così si attiva una condivisione di significati, stimolando interessi e scambi verbali con i compagni.

Nel laboratorio della traccia grafica il bambino può lasciare il segno di sé. Da un primo approccio in cui lo strumento (matita, pennarello, cera…) viene impugnato in modo grossolano, ad un secondo momento incui lo strumento viene impugnato con la presa a pinza. Il bambino è libero di lasciaretraccia di sé con tratti più o meno profondi, con una scelta di colori a seconda del piacere, su diversi supporti come un foglio grande, cartoncino, fogli colorati o ondulati… Il bambino così trasmette il suo sentire e comunica una parte di sé, siaattraverso il tratto colorato, sia nella verbalizzazione di ciò che sta disegnando.

Attraverso l’utilizzo di materiali morbidi come cubi, materassi, cuscinoni, sali e scendi, scivoli… si favorisce l’esperienza di piacere senso-motorio. Il bambino si mette alla prova fisicamente, sperimenta il corpo libero e il Movimento nella scoperta della propria competenza motoria, degli schemi motori, dell’agilità e dell’unità del corpo. Si agevola l’azione del bambino nel piacere dirotolare, saltare, correre, abbattere e costruire, dondolare, strisciare, disequilibrarsi, spingersi, nascondere, cadere. Quando si muove su percorsi di saliscendi, quando saltada altezze più o meno elevate è tutto uno sfidare i propri limiti e le proprie paure. Nello stesso tempo impara a guardare gli altri, a muoversi in sicurezza, a collaborare con gli altri per spostare cuscini e costruire torri. Viene così favorita anche la relazione con i pari, con lo spazioe i materiali che il bambino fa propri stimoli alla creatività e all’espressività e alla coscienza di sé attraverso piacere motorio e del fare. Nell’ultima fase di questa attività vi è una parte di rilassamento o di riproduzione (cartacea o costruttiva) in modo tale che il bambinopossa fermarsi e rientrare nel proprio corpo in maniera calma e armoniosa, rivivendo anche quanto appena vissuto mediante la parola.

La programmazione annuale oltre ai laboratori sopra elencati prevede un titolo pensato in: “Coltivare radici e Costruire ponti”. Questo titolo ci accompagnerà per i prossimi tre anni. Per quest’anno come gruppo èquipe, dopo una lunga riflessione, abbiamo valutato di sviluppare il tema del coltivare radici.

SEZIONE
LATTANTI

 

Per il gruppo lattanti lo scopo di tale percorso è avvicinare i bambini fin da piccolissimi al tema della natura dando loro la possibilità di esplorare e manipolare elementi naturali come terra, sabbia, corteccia, fiori, erba, foglie, l’acqua. Questa attività svilupperà un’esperienza sensoriale interessante.

Referente: educatrice di sezione.
Campi di esperienza: la conoscenza del mondo
Attività: laboratorio in sezione
In giardino (in primavera)
Obiettivi: conoscenza dei materiali attraverso l’osservazione e la manipolazione.
Strumenti: materiali naturali, come terra, sabbia, corteccia,fiori, foglie, ecc…
Metodologia: ai bambini verranno proposti dei materiali di volta in volta differenti; saranno all’interno di contenitori o adagiati su un telo, dipenderà dal volume del materiale.
I bambini saranno liberi di sentire con il corpo, le varie sensazioni che ogni materiale potrà suscitare. Con l’arrivo della primavera, uscendo in giardino, avremo modo di ritrovare gli stessi materiali nel loro ambiente naturale.

Teniamo conto inoltre dell’importanza di coltivare radici tra genitori e figli. L’esperienza di un figlio al nido vuole essere presente in questo coltivare creando un libretto che accompagnerà la crescita del proprio figlio, con foto portate dai genitori che caratterizzano i passi importanti della vostra vita e della vostra famiglia; ad esempio come figure famigliari importanti (nonni, cugini, zii), il gioco preferito, la cameretta, un animale, ricorrenze (compleanno, Natale, Carnevale, ecc…).

 

Referenti: educatrice di sezione.
Campi di esperienza prevalenti: il sé e l’altro.
Attività: Osservazione dei libretti con le foto.
Obiettivi: Far sentire al bambino la presenza della famiglia e delle cose a lui care anche al nido.
Modalità: visionare i libretti che mano a mano si riempiono di pagine, sia in stanza seduti su un tappetone, sia in giardino, nel periodo primaverile, seduti su un telo.
Strumenti: pagine che compongono un libretto, sia con foto portate dai genitori, sia con pagine fatte dall’educatrice, che riguardino il percorso del bambino.
Metodologia: Verranno proposte ai bambini i libretti con le pagine plastificate dove saranno presenti foto della famiglia o di oggetti o ricorrenze speciali; ci saranno inoltre pagine create dall’educatrice per ampliare e completare l’insieme del cammino di crescita del coltivare radici.

SEZIONE
SEMIDIVEZZI

 

L’ingresso dei bambini al nido è un momento molto delicato. L’allontanamento, seppur di poche ore, può destare momenti di malinconia e tristezza, a volte legati a manifestazioni di pianto. Seguendo il titolo della programmazione che quest’anno educativo ci accompagna, abbiamo deciso di creare un oggetto che possa rassicurare il bambino e possa fargli sentire la vicinanza tra l’ambiente educativo e quello famigliare degli affetti.

È nata così l’idea di creare un piccolo libretto che di volta in volta verrà costruito con l’aiuto dei genitori, attraverso alcune stampe di foto che ritraggono il bambino nel suo ambiente famigliare in diverse occasioni (il natale, il carnevale, l’ambiente di casa preferito, un’attività o un gioco preferito, la pasqua e il compleanno…) che verranno affiancate da una corrispondenza di una proposta nell’ambiente nido. Queste pagine verranno poi plastificate, unite a creare un libretto e lasciate a disposizione dei bambini.
Referenti: educatrice di sezione.
Campi di esperienza: il sè e l’altro; i discorsi e le parole; immagini, suoni e colori.
Attività: osservazione e lettura del libretto personale sia in maniera autonoma sia con ilsupporto dell’educatrice.
Obiettivi: vivere emotivamente la vicinanza con l’ambiente famigliare nell’ambiente nido,riconoscere quanto rappresentato e comunicarlo.
Modalità: sfogliare e osservare le foto allegate nel libretto che riproducono momenti e oggetticari al bambino, in stanza in maniera autonoma in momenti prestabiliti o a richiesta, e in giardino seduti a terra.
Strumenti: libretto fatto con foto portate dai genitori rappresentanti il bambino e pagine correlate create dalle educatrici e successivamente plastificate.
Metodologia: in alcuni momenti specifici della giornata verrà proposta la lettura del libretto creato attraverso le foto portate dai genitori rappresentanti il bambino in determinate occasioni e in ambienti conosciuti, che abbiano un valore affettivo per lui, e di pagine create dalle educatrici con lavori fatti dal bambino o immagini che lo rappresentino nel percorso di crescita.

SEZIONE
DIVEZZI

 

Ogni bambino è come un albero in crescita, le cui radici sono formate dai suoi genitori e di conseguenza dalla sua famiglia allargata nonni zii cugini e quelle persone non consanguinei che negli anni si prenderanno cura di lui.

Partendo da questo assunto abbiamo pensato di incentrare il progetto educativo di quest’anno per il gruppo dei divezzi sulla conoscenza dei loro genitori, non più solo e soltanto nella veste di  genitori. Chiederemo ai genitori di fornirci foto che li rappresenti in alcuni momenti di vita: da giovani, prima che arrivassero i bimbi, in situazioni diverse (per esempio con gli amici, diloro già insieme come coppia, di mamma con il pancione) e insieme alle foto una breve storia che la descriva.

Attivo da gennaio a giugno.
Centro di interesse: il sè e l’altro.
I discorsi e le parole.

Obiettivi:
• Riconoscere persone e situazioni
• Raccontare fatti
• Riconoscere le emozioni
• Arricchire il vocabolario
• Aumentare i tempi di attesa

LABORATORIO MANIPOLATIVO
Attivo da settembre a luglio.
Centro di interesse: conoscenza del mondo; i discorsi e le parole.
Materiale utilizzato: quello che potrà essere fornito dall’ente (farina, fagioli, pasta, ciottoli,segatura, polistirolo..) o recuperato dal giardino.
Spazi: la sezione e il giardino.
Obiettivi:
• Sperimentare le caratteristiche di materiali diversi tramite i sensi;
• Raccontare ciò che si è fatto;
• Arricchire il vocabolario;
• Imparare a togliere e rimettere indumenti semplici;
• Aumentare i tempi di attesa.

LABORATORIO DEL COLORE
Attivo da novembre a maggio.
Centro di interesse: immagini suoni e colori.
Materiale utilizzato: tempere, supporti cartacei di diverso tipo e strumenti di vario genere. Spazi: la sezione e il giardino.
Obiettivi:
• Sviluppare la motricità fine;
• Sperimentare situazioni e strumenti diversi per lasciare traccia;
• Raccontare ciò che si è fatto;
• Sperimentare l’attesa.

LABORATORIO TRACCIA GRAFICA
Attivo da novembre a maggio.
Centro di interesse: immagini suoni e colori.
Materiale utilizzato: pennarelli, cere, matite, supporti cartacei di diverso colore e grammatura. Spazi: la sezione e il giardino.
Obiettivi:
• Sviluppare la motricità fine;
• Sperimentare situazioni e strumenti diversi per lasciare traccia;
• Raccontare ciò che si è fatto;
• Sperimentare l’attesa.

LABORATORIO MOTORIO
Attivo da novembre ad aprile.
Centro di interesse: il corpo e il movimento.
Materiali utilizzati: scivoli, scale, cuscini, materassi, tunnel, tappeti, macchinine, moto,percorsi saliscendi.
Spazi utilizzati: la sezione e il giardino.

Obiettivi:
• Sviluppare la motricità;
• Conoscere il proprio corpo e quello degli altri;
• Riconoscere e nominare le parti del proprio corpo;
• Imparare a togliere mettere pantaloni, calzini e scarpe;
• Sperimentare l’attesa.

LABORATORIO EURISTICO
Attivo da ottobre a marzo.
Centro di interesse: la conoscenza del mondo.
Materiale utilizzato: coni, secchielli, catene e catenelle di plastica, cerchietti di legno e altromateriale non strutturato.
Spazio utilizzati: la sezione.

Obiettivi:
• Sperimentare situazioni tattili e uditive di materiali insoliti;
• Acquisire i primi concetti topologici;
• Classificare e riordinare gli oggetti.

PROGETTO
CONTINUITÀ

 

Il passaggio alla scuola dell’infanzia sarà per i bambini un momento si ricco di nuove esperienze e conoscenze ma potrebbe altresì essere accompagnato da timore ansia; perrendere loro passaggio il più sereno possibile sarà attivato da aprile a giugno il progettocontinuità.

Target: i bimbi che frequentano una scuola dell’infanzia presso la struttura;
Soggetti coinvolti: i bimbi del nido che passeranno alla scuola dell’infanzia, la loro educatrice, i bimbi della sezione dei piccoli dell’infanzia e la loro maestra.

 

Obiettivi:
• Promuovere nei bimbi un senso di aspettativa positive nei confronti della nuova esperienza;
• Favorire la loro capacità di coping;
• Promuovere la conoscenza dei nuovi ambienti e delle nuove routine.
Per favorire lo scambio di informazioni tra il nido e la scuola dell’infanzia verrà compilata a cura dell’educatrice dei divezzi la “scheda continuità” nella quale verranno descritte lecompetenze già raggiunte dai bambini.
Questa verrà discussa con i genitori durante l’ultimo colloquio dell’anno scolastico e da lorofirmata. Sarà poi a loro discrezione consegnarla oppure no alla scuola materna.

 

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